L’Unione Europea negozia i trattati di libero scambio sulla base di un mandato che è il compromesso tra gli interessi dei Paesi membri. Chiaramente ci può essere uno Stato che vuole proteggere l’agricoltura, e un altro che vuole ottenere concessioni per il proprio settore finanziario, e la storia commerciale europea insegna che spesso in sede di negoziazione un interesse prevale sull’altro, e che per arrivare ad un’intesa si è costretti a sacrificarne qualcuno.
La domanda sorge quindi spontanea: con l’imminente uscita della Gran Bretagna, ha senso continuare le trattative per il TTIP e il TiSA con un mandato che contiene anche gli interessi di un Paese terzo, magari a discapito di uno Stato che invece continuerà ad essere membro effettivo dell’Unione Europea?
Considerate le circostanze, noi del M5S consideriamo obsoleti gli attuali mandati negoziali, e ne chiediamo quindi l’immediato ritiro!