Con l’eliminazione di quasi tutti i dazi sui prodotti agricoli, il CETA espone l’agricoltura UE, basata su piccole aziende, alla concorrenza diretta delle aziende agroindustriali canadesi, molto diverse per dimensioni e standard della produzione.

Il trattato non contempla l’importazione nell’UE degli OGM e della carne agli ormoni canadesi. Tuttavia inserisce un cavallo di Troia nelle norme UE relative alla sicurezza alimentare, dato che riconosce ed incorpora le norme sanitarie e fitosanitarie dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, in passato usate anche dal Canada per attaccare vittoriosamente, in sede internazionale, proprio le norme UE contro OGM e carne agli ormoni.

Inoltre il CETA, attraverso la cooperazione normativa, lancia un potente siluro al principio di precauzione che ha finora impedito la massiccia importazione di cibo OGM nell’UE.

Secondo la Commissione Europea, l’arrivo dei prodotti agroalimentari canadesi nell’UE potrà contribuire a mantenere bassi i prezzi a beneficio dei consumatori, mentre l’agricoltura UE trarrà benefici dalla possibilità di esportare alimenti di alta qualità a beneficio dei canadesi più abbienti1). Il CETA fornisce una qualche salvaguardia, sul mercato canadese, ad una piccola parte dei prodotti UE a denominazione di origine.

UE e Canada, le differenze nell’agricoltura

La superficie media delle aziende agricole UE é pari a 16,1 ettari2)). In Canada é di 314,8 ettari3). Il Canada é uno dei grandi produttori mondiali di OGM4), mentre nell’UE (che pure ammette massicce importazioni di OGM per l’alimentazione del bestiame) la coltivazione é molto ridotta5).

In materia di sicurezza alimentare e non solo, le aziende agroindustriali canadesi sono tenute a rispettare standard inferiori a quelli UE6) e hanno con costi di produzione più bassi rispetto all’UE7).

In particolare, il Canada non impone agli allevatori di bestiame standard minimi di benessere animale8). Gli standard esistono invece nell’UE 9), ed ovviamente comportano maggiori costi di produzione.

Le differenze nella sicurezza alimentare

Esistono numerose differenze nelle norme dell’UE e del Canada relative alla sicurezza alimentare10). Alcuni fra i punti principali

  • Il Canada considera i “nuovi alimenti” – gli OGM – equivalenti ai loro omologhi convenzionali11), e dunque la presenza di OGM in un alimento non viene indicata in etichetta12). Nell’UE l’autorizzazione all’importazione o alla coltivazione di ogni singolo OGM é subordinata alla valutazione della sicurezza e la presenza di OGM va indicata in etichetta; ammessa solo una contaminazione accidentale inferiore allo 0,9%13)
  • In Canada il pollame e la carne bovina vengono igienizzati, dopo la macellazione, con un risciacquo di acqua e candeggina14): una pratica che l’UE non consente, dato che essa affida l’igiene delle carni macellate al rispetto di una serie di procedure relative ad ogni fase della lavorazione
  • Il Canada permette l’uso di ormoni della crescita per l’allevamento dei bovini15); permette l’uso della ractopamina16) – un promotore della crescita – nell’allevamento di maiali, tacchini e bovini; talvolta permette anche l’uso di antibiotici come promotori della crescita17). Nell’UE queste pratiche sono vietate per salvaguardare la salute umana.

L’eliminazione dei dazi

L’accordo fra UE e Canada prevede18) l’eliminazione immediata del 92,2% e del 90,9% delle rispettive tariffe doganali sull’importazione dei prodotti agricoli. L’eliminazione delle tariffe salirà al 93,8% e al 91,7% dopo sette anni. Le tariffe superstiti si concentreranno soprattutto nel comparto uova e pollame.

In alcuni settori agricoli, la liberalizzazione degli scambi avverrà attraverso il meccanismo dei contingenti tariffari19).

L’importazione in Canada di formaggi UE esentati da dazi doganali, nel giro di sei anni, salirà dalle attuali 2.667 tonnellate a 17.700 tonnellate: 16.000 tonnellate di formaggio di alta qualità e 1.700 tonnellate di formaggio industriale.

L’importazione nell’UE di grano canadese esente da dazi doganali passerà da 38.835 a 100.000 tonnellate; mais dolce, da 7.640 a 45.840 tonnellate; carne di maiale, da 12.500 a 75.000 tonnellate; carne di bisonte, 3.000 tonnellate; carne bovina, 64.950 tonnellate, più l’assegnazione totale al Canada di un’ulteriore quota di 14.950 tonnellate di carne bovina di alta qualità, prima suddivise fra Canada ed USA20).

Al momento, gli allevatori canadesi non dispongono di così tanta carne in linea con le norme UE di sicurezza alimentare21): é lecito attendersi che esercitino pressioni affinché esse vengano ammorbidite.

Il cavallo di Troia. Le misure sanitarie e fitosanitarie

IL CETA riconosce e incorpora (articolo 5.4) le norme sanitarie e fitosanitarie dell’OCM22), l’Organizzazione Mondiale del Commercio conosciuta anche con l’acronimo inglese WTO. In passato queste norme sono state usate anche dal Canada per attaccare vittoriosamente, in sede internazionale, le norme UE contro OGM e carne agli ormoni.

In base alle norme sanitarie e fitosanitarie OMC, USA, Canada ed altri Paesi si sono opposti nel 1997 al divieto di importazione di carne trattata con ormoni istituito dall’UE per salvaguardare la salute umana23). L’OMC ha stabilito che l’UE non é stata in grado di fornire la prova decisiva della pericolosità della carne agli ormoni per la salute umana.24).

USA, Canada ed UE hanno poi trovato un accordo che evita l’importazione nell’UE di carne agli ormoni in cambio di un aumento della quantità di carne bovina “di alta qualità” (cioè senza ormoni) che USA e Canada possono esportare nell’UE25).

Nel 2003 gli USA ed altri Paesi, fra cui il Canada, hanno impugnato di fronte all’OMC la moratoria di fatto all’importazione di OGM vigente in Europa dal 199826). L’OMC ha stabilito nel 2006 che la moratoria europea non era conforme alle misure sanitarie e fitosanitarie della stessa OMC27). Nel frattempo, la Commissione Europea ha preso ad autorizzare l’importazione di OGM28).

Ovvio il timore che l’inserimento nel CETA delle norme sanitarie e fitosanitarie dell’OMC possa indurre la possibilità, per il Canada, di esportare nell’UE alimenti compatibili con le regole OMC ma non con le norme UE.

Prodotti alimentari a denominazione d’origine

Le denominazioni geografiche d’origine dei prodotti sono completamente sconosciute nell’America del Nord: in Canada come negli USA. Sono diffusissimi i prodotti made in Canada che riproducono, ricalcano o richiamano denominazioni europee ed italiane: ad esempio, formaggi come parmesan, pecorino, feta prodotti in Canada con latte 100% canadese.

L’UE invece riconosce migliaia di prodotti agroalimentari DOP (Denominazione d’Origine Protetta), IGP (Indicazione Geografica Protetta), STG (Specialità Tradizionale Garantita)29). I soli DOP, i più prestigiosi, sono circa 1500. L’Italia conta circa 280 prodotti riconosciuti dall’UE30).

Il CETA fornisce salvaguardie sul mercato canadese a 173 prodotti UE ad indicazione geografica protetta (allegato 20-A): formaggi, carni lavorate, birre ma anche varietà di olio di oliva e alcuni tipi di frutta e verdura.

A cinque dei 173 prodotti viene accordata una protezione solo parziale: i canadesi che già lo fanno possono continuare a produrre i formaggi feta, fontina, gorgonzola, asiago e munster; i canadesi che vorranno cominciare a produrli in futuro dovranno accompagnare questi nomi ad un vocabolo come “tipo”, “stile” e simili. Inoltre continua ad essere permessa la produzione e la vendita del formaggioparmesan canadese.

Nulla nel CETA vieta ai canadesi31) di continuare ad usare uno solo dei vocaboli contenuti nelle denominazioni d’origine protette formati da più vocaboli.

Significa che i canadesi possono continuare a scrivere sulle confezioni dei loro prodotti – ad esempio – “mortadella” oppure “bologna” anche se la dicitura “mortadella di Bologna” figura nell’elenco dei prodotti italiani protetti.

I prodotti italiani riconosciuti dal CETA

I prodotti italiani (compresi quelli altoadesini con denominazione tedesca) ad indicazione geografica protetta cui il CETA fornisce salvaguardie sono

  • aceto tradizionale balsamico di Modena
  • aceto di Modena
  • cotechino di Modena
  • zampone di Modena
  • bresaola della Valtellina
  • mortadella di Bologna
  • prosciutto di Parma
  • prosciutto di San Daniele
  • prosciutto Toscano
  • prosciutto di Modena
  • provolone Valpadana
  • taleggio
  • asiago
  • fontina
  • gorgonzola
  • grana padano
  • mozzarella di bufala Campania
  • parmigiano reggiano
  • pecorino romano
  • pecorino sardo
  • pecorino toscano
  • arancia rossa di Sicilia
  • kiwi Latina
  • lenticchia di Castelluccio di Norcia
  • mela Alto Adige-Sudtirol Apfel
  • pesca e nettarina di Romagna
  • pomodoro di Pachino
  • radicchio rosso di Treviso
  • ricciarelli di Siena
  • riso nano vialone veronese
  • speck Alto Adige
  • Sudtiroler Markenspeck
  • Sudtiroler Speck
  • Veneto Valpolicella (olio d’oliva)
  • Veneto Euganei e Berici (olio d’oliva, ndr)
  • Veneto del Grappa (olio d’oliva, ndr)
  • culatello di Zibello
  • Garda (olio d’oliva, ndr)
  • lardo di Colonnata
1) http://ec.europa.eu/trade/policy/in-focus/ceta/index_it.htm#duties
2) http://ec.europa.eu/eurostat/documents/2995521/7089766/5-26112015-AP-EN.pdf/e18e5577-c2a4-4c70-a8c7-fd758ea7b726
3) http://www.statcan.gc.ca/eng/ca2016
4) http://www.lastampa.it/2015/02/06/multimedia/esteri/ogm-i-maggiori-produttori-al-mondo-FrzVvlWXQuHGp19B49fr9I/pagina.html
5) http://www.europarl.europa.eu/news/it/news-room/20151013STO97392/ogm-tutto-quello-che-c’%C3%A8-da-sapere
6) https://www.tni.org/en/publication/food-safety-agriculture-and-regulatory-cooperation-in-the-canada-eu-comprehensive
7) un’analisi 2013 relativa al grano suhttp://durodisicilia.blogspot.be/2013/10/ma-come-fanno-i-canadesi.html
8) , 10) , 21) https://www.tni.org/files/publication-downloads/report-ceta-food-safety-english.pdf
9) https://www.efsa.europa.eu/en/topics/topic/animalwelfare
11) http://www.hc-sc.gc.ca/fn-an/gmf-agm/fs-if/faq_1-eng.php#b2
12) http://www.inspection.gc.ca/food/labelling/food-labelling-for-industry/method-of-production-claims/genetically-engineered-foods/eng/1333373177199/1333373638071
13) http://ec.europa.eu/food/plant/gmo/legislation/index_en.htm
14) http://www.inspection.gc.ca/food/meat-and-poultry-products/manual-of-procedures/chapter-5/eng/1395150894222/1395150895519?chap=2#s20c2
15) , 17) http://www.eatrightontario.ca/en/articles/farming-food-production/hormones-and-antibiotics-in-food-production.aspx#.V9_hjr-czh4
16) http://www.inspection.gc.ca/animals/feeds/medicating-ingredients/mib/mib-82/eng/1331129686310/1331129741124
18) , 19) http://www.europarl.europa.eu/RegData/etudes/ATAG/2016/586638/EPRS_ATA%282016%29586638_EN.pdf
20) http://www.cattle.ca/news-events/news/view/cca-applauds-announcement-of-complete-ceta-text-/
22) https://www.wto.org/english/tratop_e/sps_e/spsagr_e.htm
23) https://www.wto.org/english/tratop_e/dispu_e/cases_e/ds26_e.htm
24) http://agronotizie.imagelinenetwork.com/zootecnia/2008/04/02/disputa-sulla-carne-agli-ormoni-il-verdetto-del-wto/19220
25) http://www.europarl.europa.eu/news/it/news-room/20120314IPR40752/finita-la-guerra-sulla-carne-agli-ormoni
26) https://www.wto.org/english/tratop_e/dispu_e/cases_e/ds291_e.htm
27) http://www.unimondo.org/Notizie/Wto-gli-Usa-vincono-la-causa-contro-Ue-sugli-ogm-51974
28) http://www.unimondo.org/Notizie/Fine-della-moratoria-europea-sugli-OGM-67277
29) http://ec.europa.eu/agriculture/quality/schemes/index_en.htm
30) https://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/2090
31) http://international.gc.ca/trade-agreements-accords-commerciaux/agr-acc/ceta-aecg/understanding-comprendre/technical-technique.aspx?lang=eng