In queste ore l’establishment europeo ha invitato la Gran Bretagna ad avviare subito le procedure di uscita dall’UE per evitare il caos. Ma di quale caos stiamo parlando? Ovviamente del caos dei mercati finanziari! Sembra essere questa l’unica esigenza della Governance: tuttavia per l’economia reale da qui ai prossimi 3 mesi non ci saranno cambiamenti sensibili.

Quelli li vivremo sulla nostra pelle con i trattati internazionali attualmente in negoziazione: parlo, ad esempio, del ‪#‎TTIP‬ e del riconoscimento dello Status di Economia di Mercato alla Cina, provvedimenti che secondo gli studi indipendenti causeranno in Europa la perdita di 1,3 milioni e 3,5 milioni di posti di lavoro.

L’enfasi di questi giorni non andrebbe quindi messa sui fatti che stanno accadendo, ma sulle motivazioni che ci hanno portato a questa situazione di crisi. Se l’Europa non si porrà quanto prima come una realtà solidale tra popoli, ma continuerà imperterrita ad essere il regno delle speculazioni finanziarie e degli interessi egoistici dei vari Paesi, allora sì che ci sarà un vero caos: a farne le spese, però, saranno sempre e soltanto i cittadini…

(Video tratto da TGCOM 24 del 28 Giugno 2016)

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