Ieri ho partecipato, in qualità di relatrice, ad un interessantissimo dibattito sul TTIP organizzato dalla Confcommercio di Milano.

L’evento, organizzato in primis per discutere delle conseguenze per le microimprese e per i settori strategici dell’economia italiana, ha visto la partecipazione di moltissimi cittadini ed imprenditori.

Il mio intervento è stato particolarmente apprezzato dalle aziende presenti, molte delle quali mi hanno chiesto un canale di comunicazione diretto per essere informate puntualmente sulle evoluzioni dall’Europa.

Dal mio canto, sono rimasta piacevolmente colpita dalle parole del dott. Zenti di Barilla, il quale ha espresso le mi stesse preoccupazioni: pur rappresentando una società che, verosimilmente, potrà trarre giovamenti dal TTIP, ha sottolineato come per una PMI italiana aggredire il mercato USA sia un compito probante. I problemi, più che normativi, sono proprio di natura commerciale, finanziaria e di competitività.

La Barilla è infatti diventata leader grazie ad investimenti pesantissimi, quantificabili in decine di milioni di euro: quante comuni PMI italiane potranno fare altrettanto?